Blog - Curiosità sui Tartufi

Quello che fino a trenta anni fa sembrava un sogno, oggi è una realtà possibile. Ma solo a determinate condizioni: investimento di tempo gestito da madre natura, un terreno idoneo per la qualità del tartufo e soldi per la realizzazione dell’impianto. Considerato a lungo un mistero, una meraviglia inspiegabile, oggi si conosce

  Le ricerche sulla ecologia del Tartufo Nero Pregiato, Tuber melanosporum sono più vaste ed approfondite rispetto a quelle del Tuber magnatum, poiché esse sono iniziate da più lungo tempo e vi si è dedicato un numero maggiore di ricercatori, sia italiani che francesi. Tra i lavori italiani si ricorda

  Prezioso frutto della terra, il tartufo è conosciuto fin da tempi molto antichi in molte zone d’Italia. Nell’ultimo ventennio si è scoperto che anche l’Alto Garda Bresciano è terra ad alta vocazione per la crescita di questo prodotto così pregiato e ricercato. Il tartufo della zona del bresciano cresce

  Esiste una qualche forma di tossicità nei tartufi? Nei tartufi, cosi come nei funghi, in effetti esistono due gradi di tossicità: intrinseca ovvero quella propria del fungo, estrinseca in sostanza quella che trova origine dall’ambiente in cui si trova il fungo e questa seconda forma subisce una contaminazione dai principi

  Partiamo con il fatto che la ricerca del tartufo, da chiunque esercitata, deve essere effettuata con l’ausilio del cane a ciò addestrato. Il cane, oltre ad essere l’amico ed il compagno inseparabile del tartufaio, è il vero artefice nello scovare il prezioso fungo. Infatti solo il cane bene addestrato

  La produzione dei corpi fruttiferi ipogei dei tartufi è legata alla realizzazione di una particolare associazione fra il micelio del fungo e le radici di alcuni alberi: la micorriza o anche chiamata simbiosi micorrizica. La simbiosi micorrizica venne osservata per la prima volta da un italiano ma fu dovuta