Se sei un appassionato di tartufi, probabilmente sai che questi tesori della terra hanno un aroma unico e inconfondibile. Tuttavia, potresti esserti chiesto perché alcuni tartufi emettono un odore simile a quello del gas. In questo articolo, scopriremo insieme il motivo di questo particolare aroma e come può influire sulla qualità dei tartufi.
Introduzione
Il tartufo è un fungo sotterraneo molto apprezzato in cucina per il suo sapore e aroma intensi. Esistono diverse varietà di tartufo, ognuna con le proprie caratteristiche organolettiche, ma tutte con un comune denominatore: l’odore unico e inconfondibile. Tuttavia, in alcuni casi, l’aroma del tartufo può essere diverso da quello a cui siamo abituati, con note di gas o di altre sostanze chimiche. Ma perché succede?
Perché alcuni tartufi odorano di gas
La risposta è abbastanza semplice: alcuni tartufi, in particolare quelli raccolti in terreni argillosi o in presenza di gas naturale, possono assorbire gli odori del suolo circostante. Questo può influire notevolmente sulla qualità del tartufo, rendendolo meno pregiato e apprezzato. Gli odori indesiderati possono derivare da diversi fattori, come la presenza di sostanze chimiche o il deterioramento del tartufo stesso.
In particolare, il gas naturale presente nel sottosuolo può avere un impatto significativo sull’aroma del tartufo. Il gas metano, infatti, ha un odore caratteristico che può essere percepito anche in piccole quantità. Se il tartufo viene raccolto in un’area con concentrazioni elevate di gas naturale, può assorbirne l’odore e trasmetterlo ai piatti in cui viene utilizzato.
Tuttavia, è importante sottolineare che non tutti i tartufi che emettono un odore simile a quello del gas sono di scarsa qualità. In alcuni casi, il particolare aroma può essere apprezzato da alcuni palati e può conferire un tocco originale ai piatti.
Come riconoscere un tartufo di qualità
Per evitare di acquistare tartufi di scarsa qualità, è importante saper riconoscere quelli migliori. In generale, i tartufi di alta qualità hanno una consistenza soda e un colore uniforme. Inoltre, non devono presentare segni di ammaccature o di tagli profondi.
Per quanto riguarda l’aroma, i tartufi di qualità hanno un profumo intenso ma equilibrato, senza note di muffa o di altre sostanze indesiderate. Tuttavia, è importante ricordare che l’aroma può variare a seconda della varietà di tartufo e delle condizioni di raccolta.
Il tartufo bianco pregiato ha un profumo molto intenso, con note di terra bagnata, di fieno e di sottobosco. Il tartufo bianco a un sapore squisito a un lieve sentore di gas e di aglio.
Un profumo unico, ma non tutti gradiscono proprio a causa della sua intensità. Risulta ancora più accentuato se parliamo di un’altra varietà di tartufo bianco, il tartufo Bianchetto, ovvero il Marzuolo. La caratteristica del Bianchetto è il forte odore di aglio.
Il tartufo estivo, detto lo scorzone estivo, varietà di tartufo che si trova da Maggio a Settembre, invece, ha un profumo che ricorda quello del malto d’orzo torrefatto, di sottobosco bagnato, di gas, mentre il profumo di un tartufo Uncinato, il cosiddetto scorzone invernale, ricorda di più le nocciole, i funghi porcini e il grana.
Il Tartufo Nero Pregiato, porta con sé un profumo delicato e avvolgente, che ricorda il sottobosco, il cioccolato, il fungo, un leggiero profumo erba cipollina, a differenza del tartufo Brumale, che invece ha un profumo più forte, di muschio, che ricorda un po’ quello della noce moscata.
Conclusioni
In conclusione, la presenza di odori indesiderati nei tartufi può dipendere da diversi fattori, come la qualità del terreno, la presenza di gas naturale o il deterioramento del tartufo stesso.
Non tutti i tartufi che emettono un odore simile a quello del gas sono di scarsa qualità ma, se hanno un forte odore di gas sono in fase di marcirsi, se invece si presenta un forte e intenso odore di gas sono stati manipolati con del aroma sintetizzato chimicamente. Le varietà unicamente pregiate sono due; il tartufo bianco pregiato e il Tartufo Nero Pregiato. Come si vuol far capire dal loro stesso nome.
Per evitare di acquistare tartufi di scarsa qualità, è importante rivolgersi a fornitori affidabili ed esperti del settore. In questo modo, si può avere la certezza di acquistare tartufi freschi e di alta qualità, senza rischiare di incorrere in spiacevoli sorprese. Solo in questo modo si potrà apprezzare appieno l’aroma unico e inconfondibile di questi tesori della terra.
Inoltre, per conservare al meglio i tartufi e preservarne l’aroma, è importante conservarli in modo corretto. I tartufi freschi vanno tenuti in frigorifero, avvolti in carta assorbente e sostituita ogni giorno per evitare la formazione di muffe. In alternativa, è possibile congelarli sottovuoto, ma è importante sapere che questo può alterarne leggermente l’aroma.
Infine, è importante sottolineare che il tartufo non è solo un ingrediente pregiato della cucina, ma anche un simbolo di cultura e tradizione. La sua raccolta è un’attività antica e affascinante, che richiede conoscenza del territorio e passione per la natura. Dal 16 dicembre del 2021 diventato patrimonio Unesco dell’Umanità
Purtroppo, negli ultimi anni la raccolta indiscriminata e l’uso di mezzi meccanici hanno messo a rischio l’equilibrio degli ecosistemi e la qualità dei tartufi. Per questo motivo, è importante scegliere tartufi provenienti da tartufaie sostenibili e garantite, che rispettino l’ambiente e le tradizioni locali.
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